Fulvio Abbattista, Assenze, 2016

Non posso

Posso avvolgere il nastro, mi dicevo,

ritrovare la traccia riascoltare il brano

assemblare le scene disperse del vissuto

risentire i profumi della vita,

gustarne anche i sapori.

Posso.

 

Scavando dentro il pozzo delle immagini,

rivedere il dolce profilo dei suoi fianchi

risentire il calore fraterno del suo corpo

scaldarmi al fuoco spento dei suoi baci.

Posso.

 

Cogliere il miele profumato dei suoi seni

con le mie mani nude e trasognate, questo

non posso.

 

Da “FORMULE DELL’ANIMA”, Ediz.  2011

  1. paola pdr scrive:

    Le immagini restano immutate nei ricordi ma le emozioni della pelle no, piano piano svaniscono se non rinverdite dal gesto.
    Si perdono nel rimpianto, che, inevitabilmente, prende tutta la scena e smorza ogni ricordo di quello che è stato.
    Anche la poesia, in un ultimo tentativo vitale, cerca di resuscitare un’emozione, che nella chiusa, si spegne con l’impossibile.
    Le pagine della vita sono davvero tante, ma spesso ci si riporta su quelle che ci hanno dato tanto o ci hanno fatto particolarmente soffrire. E si rilegge e si torna sempre lì.
    Eppure il tomo della vita è così vasto e imponente. Quasi insignificante di fronte a certe pagine, che si ripresentano frequentemente alla memoria. Troppo frequentemente.
    Quest’ultima considerazione, esula da qualsiasi giudizio sulla poesia, è affar mio.
    Ciao Marcello….poeta molto sensuale.

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