Al chiuso
Scritto da Marcello Comitini il 14 agosto 2017 in Poesie
Come luce soffusa nella stanza
la mia memoria imprime sulle pareti bianche
l’ombra armoniosa del tuo corpo come l’ala mite di colomba,
o come il grido dolce della luna nascosta tra le nubi.
Il corpo che stringevo tra le braccia
in fondo a un campo di papaveri rossi e nel profumo
di gladioli celesti
ora è soltanto l’ombra che danza nel chiuso di pareti spoglie.
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Molto bella Marcello. Ciao. Un abbraccio. Isabella
L’ombra che permane ha però potenza non è solo un riflesso più scuro, un cromatismo della memoria.
Le pareti spoglie, come una tela, ospitano il ricordo e null’altro, probabilmente per non impoverire ulteriormente il tratto, appena accennato, di un passato “che non vuole passare”.