È il compleanno di un amico. Sulla pagina dei social si presenta come un ex lavoratore del legno…
Tra le immagini sospese alle pareti del museo lo sguardo dell’uomo è catturato da un quadro dal fondale celeste …
Pensaci – mi dice Bukowski facendo il gesto di tracannare tutto d’un fiato…
Ho camminato lungo i sentieri di un campo sconosciuto illuminato dai fiori e dagli occhi di ragazze…
Dopo una giornata a vagare nei boschi della Tuscia tra alberi giallo oro del colore dell’autunno ruderi etruschi e romani al tramonto mi siedo sfinito
Questo mare aperto questi antichi approdi questo lucentissimo rotolare delle onde che s’avventano giorno e notte ai piedi delle terre.
Attraversa la scena avvolto in una sottile vampa di luce e l’occhio di bue sospeso nel cielo lo segue…
Tutti questi uomini che cadono lungo le sponde del fiume come gocce di neve gonfie di dolore da un cielo polveroso di anni.
Hai indossato i tacchi alti ravviati i capelli lisciate le pieghe della tua gonna lungo i fianchi.
Il mio omaggio a Fernando Pessoa, alla sua poetica, al suo amore, ai suoi dubbi, ai suoi tormenti