Lui, Lei… Il vento a piene mani… Scosta i fili d’erba l’argento della luna…
Ancora, se le vene che attraversano i muri
non scaldassero la casa e tu non fossi più
sorriso che m’illumina ma scaglie…
La notte lacerata dai bagliori dei fanali
striscia sulla città si alza alta
avanza silenziosa zoppicando
Una ragazza dagli occhi neri e lucidi
tiene per mano il vecchio che le cammina a fianco
strascicando attento i suoi ricordi.
Né i ricordi fedeli della nostra vita
né le primavere che tornano a incendiare i giorni
tra le foglie verdi delle buganvillee…
La luce prigioniera nella stanza
proietta sul soffitto grappoli di foglie
come una finta luna e poche stelle
una bambina stringe il mio corpo tra le braccia come l’orsetto dei suoi giochi, lo carezza lo sgrida come fosse la sua mamma
Chiuse nell’orizzonte
di foglie sempreverdi non vi assale
vertigine né brivido.
Il fantasma della pioggia vela l’orizzonte
e un vento caldo che stordisce
lo trasporta innanzi ai nostri occhi.
Parole come canne sullo specchio dello stagno
dove ninfee galleggiano in acque serene
e corpi che si uniscono bacio contro bacio…