Questo mattino si diffonde sulle case
con la pura sostanza del silenzio
la spalanca tra gli alberi li innalza…
Non attendere dicevo lamentoso in una vaneggiante oscurità…
Così volgi indietro il capo e cerchi altrove e ancora altrove quel corpo tanto desiderato invano.
Sempre speriamo
che una luce lontana ci attragga
come ci attira il colore di un abito smesso
dentro un armadio che cigola quando lo apriamo…
Aprendo gli occhi nel grigio di quest’alba
che ha invaso nebulosa la finestra e le strade
maledici il tempo d’insistente pioggia.
Correre nel cielo disperdendoci tra cumuli di cenere annegare in cunicoli invasi dall’acqua
Dalla terrazza più alta della casa
unghia del dito sollevato al cielo
una musica lenta si diffonde e intorno …
Quella lunga striscia di luce che attraversa l’orizzonte e fumida di pioggia squarcia le nuvole
come una ferita nella carne del cielo
Dai sogni ad occhi aperti Pablo e con le dita bianche di farina hai tempestato oceani selve fiumi di parole.
Mio padre mi diceva
“mi somigli a un cane
con quello sguardo…