La Maison en bois d’acero e abete - assi divelte alle pareti - si è piegata sul fianco dolente …
Viaggio dentro il tempo
di una luce bianca e disadorna
vuoto di una fioca parvenza di vita…
Una sedia vuota sulla pietra bianca
deserto immaginato
di neve e di abbandono…
Il mio corpo è soltanto un sasso nero che la neve ha scansato…
Finite ciò che ho cominciato
di questo lungo giorno che svanisce.
Date l’ultima gamba al tavolo…
Ossa spezzate dentro il corpo intatto del dio della bellezza. Rifluire nelle vene…
Seduto ai bordi tra le foglie rosse
di un autunno di freddo e di silenzio
ho cercato col nulla di una lenza esile
Tra il tuo volto chiuso nel dolore
- gli occhi a cancellare un’impossibile vita -
e la maschera che ti cammina accanto…
Ma lo sanno i re, i principi e l’elfo che ti vola intorno come una farfalla, che il tuo stupore tinge di rosso i tuoi vestiti…
Il mare lento e calmo narra sommessamente d’una fuga oppressa dalla notte in uno sconfinato sogno…