Cleide
Come s’annida caldo sotto le lenzuola
l’alito profumato dell’amore
e ti lecca ti bacia ti carezza
con i silenzi ti regala l’estasi
che nessun uomo mai potrà donarti!
Le tue mani simili a due scrigni
che si spalancano misteriosi sulla pelle,
spargono sul tuo corpo petali d’incenso
e ti ritrovi in solitari abbracci
ricoperta di perle e di gioielli.
A chi doni l’amore che ti brucia
sulle labbra negli occhi lungo i fianchi?
Chi può spegnere mai tutto l’ardore
che ti trasforma in fiaccola splendente?
L’anima conosce palmo a palmo il corpo
e gli si avventa a lungo e con furore
come il mare scandaglia la falesia
con la ferocia che alimenta la passione.
Nella lotta d’amore
grondi come la roccia d’umori cristallini
e il tuo volto rivolgi al volto della luna,
vergine di Lesbo, che invocando la sua amata
lontana, innalza un canto che commuove gli dei.