Consentimento
Scritto da Marcello Comitini il 2 luglio 2013 in Poesie
Poggio il mio viso sulle mani
radici contorte e inariditi rami
di un passato
che mi fiorisce alle spalle.
Falangi delle dita
ossa tendini pelle palme e dorsi.
Cosa resta delle mie mani un tempo
dispensatrici di carezze ?
Dal mio cuore aperto come tronco
da profondi squarci il cervello
mi affollano le immagini
delle lunghe risate degli amori
dei silenzi
che attraversavano il mio corpo.
Il tempo attende
nel consentimento dello specchio
nello stupore dello sguardo
che si trasformi e passi il segno
indecifrabile degli anni
la scia all’orizzonte
dove si frangono
onde feroci nel tumulto dell’anima.
Il numero degli anni
increspa lentamente il cuore che resiste.
Le speranze fuggono improvvise
dal dorso della mano.
E gli occhi ancora taceranno
guardando.
Versi di rimpianto, guardando il tempo sfuggire dalle mani come sabbia. L’ho riletta con grande piacere questa splendida tua. Complimentissimi per il blog, messo fra i preferiti… finalmente uno stabile punto di riferimento per tutti coloro che, come me, ti seguono con passione e ammirazione.
Questa meraviglia mi era sfuggita. Come sempre versi carichi di significato…il tempo passa e si porta via la giovinezza, la nostra voglia d’amore, qualche volta guardandosi allo specchio si fa fatica a riconoscersi…ma siamo sempre noi. Sono passati gli anni, ma questo è il destino di ogni uomo….bisogna accettare e ricordare…magari con malinconia ma mai rimpiangere. Abbiamo vissuto e nemmeno gli anni possono toglierci quegli amori, quei dolori o quelle gioie. Stupenda