Cuore
Scritto da Marcello Comitini il 8 dicembre 2020 in Poesie
Povero mio cuore che ti dibatti
tra amori perduti e la vita consumata
nel desiderio di essere e il non apparire.
Come me che scrivo versi che si perdono
fra i rami delle notti.
Ma che importanza può avere
splendere come la luna dietro alberi ombrosi?
Al suo affacciarsi i volti guardano la fatua
luccicante menzogna
degli acquari umani dove annegano
saggezza e dolore come cenere
come schiuma come niente.
Splendere.
Non è possibile andare al di sotto di questo per qualcuno. E’ una specie di musica scritta dentro che si sposa con i giorni concessi sollevandoli da ogni sorta di rassegnazione.
E’ la capacità di tessere un abito sempre nuovo e vivere tante vite, da suggerire o suggerirsi strada facendo.
E’ esattamente quella luce, in mezzo a tanta ombra, che ci guida nonostante tutto, una sorta di riscatto, una magica risposta al nulla.
Sarebbe bello specchiarsi in altrettanta luce. Ma qui, parliamo di miracoli. Due luci illuminano e riscaldano anche la notte più buia. La solitudine è peggio della morte.
Che cuore hai postato caro poeta, è il tuo?
E’ grande… penso sia proprio il tuo!!!