Eclisse
Scritto da Marcello Comitini il 23 agosto 2017 in Poesie
Improvvisamente perfida la notte sparge
la sua luce fredda intorno al sole e rovescia il giorno
come acqua cristallina in fondo all’oscurità di un pozzo.
Cos’è accaduto al cuore che ha perduto la sua voce?
E i tamburi scuotono nel buio lunghe aste vuote di bandiere?
Le nuvole impaurite hanno sgombrato il cielo
verso uno spazio senza limiti in un azzurro inesistente.
Perché c’è questa crudeltà di non vedere nulla
non sentire più il calore di chi ci sta accanto.
Brillano solo gli occhi e tutto ciò che vedi non è che solitudine.
Un tempo interminabile.
La notte ci ha lasciato il suo pugnale freddo dentro il cuore.
E’ la “crudeltà” della ragione….
Il tempo inesorabile ha accantonato tante domande a cui non si riesce, per forza di cose, a dare una risposta.
E tutto quel non senso che riceviamo da un impotente canocchiale in nostro possesso determinano un abbassamento del battito.
E quel battito, fortunatamente permane.
Anche per il tempo necessario a misurare una mancanza di febbre vitale, appunto di amore.
Poesia piaciuta e riflessioni che si possono fare tantissime davvero. Un caro saluto.
LA POESIA E’ STUPENDA, ME LA MANDI?
PURTROPPO PER IL FREDDO NEL CUORE BASTA LEGGERE LA CRONACA QUOTIDIANA E L’ECCLISSE RESTA AL POETA.
antonio