Il mendicante
Scritto da Marcello Comitini il 21 giugno 2019 in Poesie
Il mendicante è un fagotto accartocciato
sulla soglia di una bottega chiusa.
O in piedi
con le spalle curve contro il muro
è un telamone smunto
con gli occhi rivolti verso terra
a sostenere a mano aperta
le dita pacificamente tese
come brevi spezzoni di corda.
Non si sa spiegare
l’imperturbabilità degli uomini,
la loro pancia satolla, i loro visi
malati di un inguaribile futuro, le dita
nelle tasche a stringere a sangue
il proprio nome e cognome
sulle carte di credito,
l’incapacità di udire l’urlo
silenzioso di miseria e d’attesa.
Vorrebbe vederli ma non è
un atto d’accusa versare una lacrima
sulle sue labbra aride.
Questa immagine che hai accompagnato alla tua poesia è poetica anch’essa ma assai diversa da chi, specie all’ingresso dei supermercati “ti aspetta al varco” e si aspetta, come fosse un dovuto, l’elemosina.
I poveri sono sempre esistiti e sono anche la ricchezza di taluni, che del loro mandato di carità hanno fatto una ragion d’essere (di chi parlo?)
I poveri vanno aiutati a livello superiore, attraverso le ns istituzioni, garantendo un minimo vitale a tutti. La nostra carita’ e il ns sorriso non credo cambino di molto la loro povera situazione.