La casa abbandonata
Scritto da Marcello Comitini il 3 marzo 2021 in Poesie
Finestre un tempo erano occhi
e labbra che sussurravano.
Da muri foderati di glicine
cieche mute si affacciano oggi.
Dietro di loro le bocche
spalancate delle stanze bevono
da ogni fiore l’angustia
della lontananza e la malinconia
dei nostri incontri.
Ci attendono ancora, come vecchie
mezzane tradite. E nel vuoto dei loro occhi
piangono i nostri gridi
d’addio senza parole.
Sempre super: attraverso quelle finestre riesci ad abbracciare il mondo passato e ad affrontare il presente.
E ci porti con te.
Giuliana, i tuoi commenti sono speciali: poche parole che penetrano nell’essenza della poesia. Grazie infinite.