La preda
Scritto da Marcello Comitini il 3 ottobre 2013 in Poesie
Ho visto scendere la sera
con la sua luce rossa di crepuscolo
sull’infinito spazio dietro i monti
e nel silenzio ho udito il solitario
grido che il falchetto lancia
immobile nel cielo
sul destino compiuto della preda.
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La proie
J’ai vu descendre le soir
avec sa lumière
rouge crépusculaire
dans l’espace infini au-delà des montagnes
Et dans le silence
j’ai entendu le solitaire
cri que lance le faucon
immobile dans le ciel
sur le destin achevé de la proie.
Stupenda…..è proprio una pennellata di parole che si fanno versi …..leggendo si vede il falchetto…si sente il suo grido….uno splendido quadro.
Una poesia che racchiude in sè alcuni aspetti della nostra esistenza, la parabola della vita che tende verso l’infinito, la solitudine e la prevaricazione del forte sul debole. O sono andata oltre?
Bela poesia
Abraços…Araan
Magnifica…sono tornata a leggerla…mi piace riassaporare le sensazioni che da
Verifica tecnica effettuata da Emanuele.
Armoniosa la tua traduzione, che riesce a rendere la sonoritá dei versi. Ha un fascino particolare leggerla con altre parole, con altre armonie.
Spettatori in tanta bellezza di un destino già segnato.
E’ la sera e nel buio incerto del dopo siamo tutti in equilibrio precario.