Le appese
Scritto da Marcello Comitini il 17 febbraio 2013 in Poesie
In tanti occhi ignoti
che scrutano nel buio dentro i cuori
tenere foglie brillano
strappate dal vento dai rami
dai fogli bianchi di parole.
Cinque sono cadute ai piedi
di un uomo in cerca di qualcosa
che le raccoglie e se le pone al petto
sul cuore sul ventre sulle labbra che ridono
sugli occhi che vedono oltre il suo domani.
E si allontana col suo passo fiero.
Ancora le più belle fra tutte
sono rimaste ai rami del tempo
appese come bacche o frutti
dell’albero che rosseggia nel settembre
o come stelle del mio oscuro cielo
quando seduto sulla soglia
con le ginocchia strette tra le braccia
del futuro sogno o di un amore
mentre alle spalle suona l’eco
della gioventù che appena
il suo grido ha spento.