Paesaggio invernale
Scritto da Marcello Comitini il 3 gennaio 2018 in Poesie
Le rive del mare in inverno
hanno grumi neri di sangue rappreso
tra rami sbiancati dal sale
alghe bruciate e bottiglie
senza messaggi.
Sulla sabbia che guarda l’orizzonte lontano
aleggia quello stesso stupore
che sento nel freddo odore del vento.
Vaga nell’aria il tepore di un canto
che scioglie l’angoscia e guarisce
le antiche ferite del cuore.
E’ LA VOCE AMMALIANTE DELLE SIRENE…
Quell’immenso che cambia abito ma che c’è sempre in tutta la sua bellezza e movimento.
Colora di tinte improbabili, schizzi forse di una tela inventata sul momento e che rapisce la nostra più fervida fantasia.
Un poco come te, poeta….si viene qui a leggerti per trovare qualche cosa di salvifico, tenero e forte insieme, in un continuo respiro di speranza. Per non morire.
Una chiusa splendida caro Marcello. E’ un coinvolgimento intenso trovarsi ad ammirare l’immenso. Si stemperano gli affanni, l’angoscia quotidiana si placa, l’anima fa un respiro profondo. Ed è quiete. Un abbraccio. Isabella
No so come sia arrivata su questo sito. Certamente ho trovato una poesia che, sovente, rispecchia il mio stato d’animo: ” piacer figlio d’affanno” è il vento freddo dell’inverno ed un ricordo che si affievolisce con la marea. Grazie.