Subacquea
Noi due sospesi nelle profondità del mare
tra raggi di luce che tessono eteree
sostanze di garza morbida e fresca.
Anemoni mossi dall’acqua si strusciano
i nostri corpi ai ventri dei pesci
pallidi lungo pareti di fiori e di alghe
fragili azzurre carezze dell’acqua
eternamente primaverile.
Dimenticando le nostre paure
ci liberiamo di vecchie memorie
ci crediamo immortali dove la luce
è solo un soffuso chiarore di acque.
Ma il colore di sangue rappreso sui rami
di antichi coralli ci tinge i capelli e le mani
ci piaga nel cuore la spina del nostro essere umani.
Ad ali tese come movenze striscianti di mante
accanto a me voli nell’acqua
con i tuoi occhi celesti e la bocca intubata
da un lungo bacio senza sospiri.
Nella scia del tuo corpo ti seguo
gli occhi ben spalancati dietro la lastra di vetro
che fredda protegge dalle aggressioni saline
da braccia di alghe protese
a catturare le gambe.
A riparo del vetro invisibile
che ci colora di verde e di bianco
timorose prede schizziamo
come gli occhi dei pesci lontane.
Sulla scogliera ci attendono
al sole che brucia la pietra
le spoglie che abbiamo lasciato
di noi respiranti mortali.
Una cornice pregiata ad arricchire un quadro di colori, oggetti, corpi che solo un fondale marino sa contenere e la “penna” magica di Comitini sa offrirci, se non ci fosse quel rosso sangue dei coralli a ricordarci la nostra umanità, a ferirci con le sue punte spinose.
Forse allora è meglio affrettarci a raggiungere sulla scogliera calda di sole i nostri abiti, che il poeta amaramente chiama “spoglie”.
Un mare fonte di vita e di morte, culla e bara.
Comunque splendida opera.
Immersi e piacevolmente avvinti in un “sogno” ad occhi aperti, le vere impronte, quelle che declinano il reale, pazientemente attendono il nostro ritorno e ci attendono a riva…
HO FATTO IMMERSIONI PER ANNI RITROVANDO IL FASCINO DEL MONDO SOMMERSO CON LA VISIONE DELL’ALTRA CHE ERA LONTANA DAI MIEI PENSIERI, SUBLIME SENSAZIONE QUELLA DI CHI ABBANDONA A RIVA IL SUPERFLUO PER ESSERE CAREZZATI DAL MARE FONTE DI VITA.
SEI GRANDE MARCELLO.