Il vento spinge le macine Le vent pousse les meules The wind pushes the millstones
Dopo una giornata a vagare nei boschi della Tuscia tra alberi giallo oro del colore dell’autunno ruderi etruschi e romani al tramonto mi siedo sfinito
Lungo i viali freddi come vene senza sangue della città sepolta dal silenzio gli alberi lasciano cadere sul nero dell’asfalto…
Stiamo qui a guardare le stelle come bambini che ascoltano a bocca aperta favole strane. Con gli occhi sgranati e le pupille che brillano…
Non conosco l’Essere che mi parla con voce intensa.
Cerca le mie mani dentro l’acqua mutevole che scorre
mi conduce verso più di ciò che sono…
Gli alberi e i bambini sognano il tempo della fuga temono che la vita non abbia un volto lieto…
Le nuvole hanno spento nel grigio
l’immutabile faccia della luna.
E’ rimasto l’incerto stupore …
Questo mattino si diffonde sulle case
con la pura sostanza del silenzio
la spalanca tra gli alberi li innalza…