Nei tramonti le braccia che affondi nell’acqua s’arrossano e coloro che ti percorrono invasi dal dolore sentono vibrare la tua voglia di fermare…
Nella piazza che brulica confusa dai frastuoni allegri delle auto in lente file e dai colori alle vetrine illuminate come stanze intime prive di pareti…
In questa città stipata di uomini e di auto
che ingolfano le strade e ci spingono contro i muri
c’è spazio per le mie mani e i tuoi capelli?
Avrei voluto parlarti d’amore
quando per strade diverse ci siamo incontrati
per quella strana armonia che ricompone le onde…