Ogni momento vive inerme come un Isacco carico di legna per dare un nome al sacrificio. Tu porti il fuoco in grembo e il coltello nella mano…
una bambina stringe il mio corpo tra le braccia come l’orsetto dei suoi giochi, lo carezza lo sgrida come fosse la sua mamma
Hai rallentato il passo. Un bambino davanti allo specchio scopre il suo corpo e dimentica lo sguardo dolce della madre, dimentica i sorrisi della sorella che lo indispettiscono e lo sfidano. Vorrebbe essere un uomo. Davanti a se stesso fa roca la sua voce come quella del padre. Ha inghiottito il fiato, lo trattiene a lungo, allarga il petto, lo vorrebbe vasto come…
Tra le mani tieni l’ultimo ramo giovane
che svettava in alto a una magnolia immensa
colma di fiori come volti profumati aperti al sole…
Nei tuoi gesti, madre, tra la vita e il sogno
spesso vedo tessere sulla stoffa dei giorni
trame di nodi indissolubili