RETURNING, WE HEAR THE LARKS
Sombre the night is. And though we have our lives, we know What sinister threat lies there. Dragging these anguished limbs, we only know This poison-blasted track opens on our camp - On a little safe sleep. But hark! joy – joy – strange joy. Lo! heights of night ringing with unseen larks. Music showering our upturned list’ning faces. Death could drop from the dark As easily as song - But song only dropped, Like a blind man’s dreams on the sand By dangerous tides, Like a girl’s dark hair for she dreams no ruin lies there, Or her kisses where a serpent hides.
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TORNANDO SENTIAMO LE ALLODOLE
Oscura è la notte. E se anche abbiamo la nostra vita, sappiamo quale minaccia sinistra si nasconde. Trascinando queste membra angosciate, sappiamo solo che tracce maledette ci portano al nostro campo - a un breve sonno sicuro. Ma ascolta! gioia – gioia – gioia strana. Ecco!La sommità della notte risuona di allodole invisibili. Musica piove sulle nostre facce rivolte in alto. La morte potrebbe scendere dal buio con la facilità di una canzone - Ma solo la canzone è scesa, come i sogni di un uomo cieco sulla sabbia dalle maree pericolose, come i capelli scuri di una ragazza che sogna non celarsi in essi la rovina, o i suoi baci, dove un serpente si nasconde.
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Stupenda… quel serpente sempre in agguato, come la canzone che scende dal cielo al posto della morte ma recando con sè più insidie ancora. Complimenti Marcello
Bellissimi versi , tradotti con immedesimazione. Un poeta che si avvicina molto al tuo modo di essere poeta.
Sono d’accordo con Gabriella. E’ un poeta che esprime I sentimenti del suo essere nel tuo essere con la tua modalità d’espressione. Certe espressioni sembrano proprio scaturite dalla tua penna