Compagna di danza
Scritto da Marcello Comitini il 25 maggio 2014 in Poesie
Domini la luce e le musiche dell’alba
mia compagna di danza
nell’aria che scopre il tuo corpo
tra lenzuola sfatte di pudore e indecenza.
Un tango che danziamo lentamente e triste
sulla scacchiera dei tuoi tradimenti
bevuto nei sospiri delle bocche
e nell’abbraccio oscuro che ci stringe
tra l’inguine e il ventre.
Senza scambiarci parole d’amore
s’insinua tra le ombre della mia angoscia
il rosso di labbra che sfidano il sole
un amore consumato nel profondo silenzio
dei tuoi occhi assenti e il nero dei capelli
scesi caparbi a carezzarti i fianchi.
Spesso ti dico addio per l’ultima volta
nel cuore di un amplesso senza languore
ingarbugliando i miei passi da infante
che stringe nel pianto il giocattolo rotto.
Anche questa è bellissima, velata di malinconia….quando un amore è stanco non da gioia….magnifica la chiusa…quel giocattolo rotto che l’uomo tornato bambino stringe al petto piangendo…è davvero grande
angoscia ,tristezza buio sono le mie sensazioni nel leggere la tua bellissima poesia un amore forzato che ferisce l’anima non c’è cosa peggiore un abbraccio sincero ciao
Forse cercavi di far rivivere la passion che ha legato questi “tangheri” prima che il decadinmento dei sentimenti li facesse precipitare nella subdola noia del quotidiano.
Il quadro vitale si interroga mentre la passione prende tutta la scena.
L’uomo nella sua bramosia le si abbandona totalmente ma una volta sazio si domanda come sia possibile che un fuoco che brucia, lasci solamente la cenere.
Cenere che come un fantasma non può più trascinare.