Francesco Nucciotti, Tango, 2014

Compagna di danza

Domini la luce e le musiche dell’alba

mia compagna di danza

nell’aria che scopre il tuo corpo

tra lenzuola sfatte di pudore e indecenza.

Un tango che danziamo lentamente e triste

sulla scacchiera dei tuoi tradimenti

bevuto nei sospiri delle bocche

e nell’abbraccio oscuro che ci stringe

tra l’inguine e il ventre.

Senza scambiarci parole d’amore

s’insinua tra le ombre della mia angoscia

il rosso di labbra che sfidano il sole

un amore consumato nel profondo silenzio

dei tuoi occhi assenti e il nero dei capelli

scesi caparbi a carezzarti i fianchi.

Spesso ti dico addio per l’ultima volta

nel cuore di un amplesso senza languore

ingarbugliando i miei passi da infante

che stringe nel pianto il giocattolo rotto.

  1. tinamannelli scrive:

    Anche questa è bellissima, velata di malinconia….quando un amore è stanco non da gioia….magnifica la chiusa…quel giocattolo rotto che l’uomo tornato bambino stringe al petto piangendo…è davvero grande

  2. gabriarte scrive:

    angoscia ,tristezza buio sono le mie sensazioni nel leggere la tua bellissima poesia un amore forzato che ferisce l’anima non c’è cosa peggiore un abbraccio sincero ciao

  3. Marina scrive:

    Forse cercavi di far rivivere la passion che ha legato questi “tangheri” prima che il decadinmento dei sentimenti li facesse precipitare nella subdola noia del quotidiano.

  4. paola pdr scrive:

    Il quadro vitale si interroga mentre la passione prende tutta la scena.
    L’uomo nella sua bramosia le si abbandona totalmente ma una volta sazio si domanda come sia possibile che un fuoco che brucia, lasci solamente la cenere.
    Cenere che come un fantasma non può più trascinare.

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