Ekphrasis
Scritto da Marcello Comitini il 7 agosto 2015 in Poesie
Nelle prime luci dell’alba la stanza
tra i rami e le foglie intrecciati
ha le pareti del corallo raggiante nel cielo.
Non un battito d’ali né il frusciare del vento
ma occhi di donne poggiate
come colombe in silenzio sui rami.
Pietra o radice nell’erba
a voi guardo smarrito.
A lei che distesa all’ombra dei sogni
nel precario equilibrio di una vita d’incanto
illanguidisce lo sguardo in dolci memorie.
a te che la guardi e un pensiero d’amore smarrisce
nella luce lontana i tuoi occhi.
A chi appartengo, io che entrambe vi guardo
a lei che perduta nei sogni non vede
al di là di se stessa
o te che la guardi con occhi d’amore
e chiedi pietà del tuo struggente silenzio?
Non un battito d’ali né il frusciare del vento.
Splendide immagini, in perfetta sinestesia con l’opera pittorica. Ci si potrebbe chiedere quale delle due magnifiche creazioni prende spunto dall’altra, se non formassero un connubio talmente perfetto da pensare che sarebbe un errore scinderle. In una cornice onirica, il poeta ci presenta le due figure femminili, colte nei loro attimi più intimi, maggiormente scoperti. Talmente vive, nel completo silenzio che le circonda, da porre il poeta dinanzi a una serie di domande. Egli sembra identificarsi totalmente con le due donne e con i loro segreti pensieri, con le sfumature dei loro animi.
Musica, immagini, sogno. La poesia potrebbe apparire semplice, lieve, ma le poesie di Comitini, non lo sono mai. Dietro ogni verso si cela una profondità di pensiero, quasi uno struggimento, che catturano il lettore e lo colmano di un sentimento catartico di grazia.
Entrambe sono interiorizzate. La seconda però ha uno sguardo più ampio e i sogni ne risultano ridimensionati.
CARO MARCELLO,
TU APPPPARTIENI AL SOGNO DI ENTRAMBE E RIESCI A TRASMETTERLO A NOI CON TUTTA LA SUGGESTIONE DEL SENTIMENTO…
BUON FERRAGOSTO. ANTONIO