Il miele dei ricordi
Una ragazza dagli occhi neri e lucidi
tiene per mano il vecchio che le cammina a fianco
strascicando attento i suoi ricordi.
Tiene una sedia ripiegata sottobraccio
come un libro chiuso nell’attesa di una sosta.
Un bastone regge i passi lenti
lungo la strada dove nessuna voce grida,
dove dalle fessure di serrande alle finestre
gli occhi delle case guardano nel vuoto
storie di uomini smarritesi negli anni.
La ragazza poggia in un angolo la sedia
la dispiega al sole e lentamente il vecchio
siede e narra.
Legge tra le pagine del libro, sfoglia con stupore
immagini invisibili
scandisce con i gesti i giorni andati e il tempo.
Le parole, vibrano come api intorno al miele dei ricordi,
scorrono nell’aria, le inseguono le mani
nel timore di perderle nel nulla.
Terse, tiepide, rotonde volano sulle labbra alla ragazza,
le lasciano il sapore di un mondo sconosciuto
e tracce misteriose d’una felicità raggiunta.
Lei serra occhi e labbra, le ripete sorridendo,
vede all’improvviso la propria giovinezza
infrangersi nel fuoco del tramonto che le sta d’innanzi.
Chi è questa ragazza assorta e complice che accompagna il vecchio che ha ancora molto da raccontare, mentre tutto l’intorno tace sfilacciato dal tempo che tutto tocca e trasforma?
L’io giovane, porge un braccio di energia all’io maturo, l’io dei ricordi che, forte di un grande libro di memorie, si racconta a se stesso.
Queste due parti, davvero in armonia, direi complementari, ci parlano della visione che si specchia nella realtà in cui trova parole “rotonde” e piacevoli (parole di poesia forse?) per omaggiare i propri sogni con una vita comunque vissuta e tessuta di esperienze che meritano l’ascolto e la condivisione.
Quel meraviglioso tramonto è una chiusa che infrange piacevolmente questo dialogo, piacevolmente perchè i colori sono vivi, vibranti e vitali.
Perchè lo dico? Perchè tra le righe ho visto il tramonto pure io….complimenti!
Che bella visione: la gioventù accompagna ed assiste la vecchiaia che ancora insegna ricordando un ignoto passato che rivive e si fonde nel tramonto, lezione per la giovane che lo vede nella luce diversa del tempo…
E’ una splendida immagine quella che ci offri caro Marcello. Saggezza che si sposa elegantemente ad una freschezza, tipica di una gioventù ormai lontana, che solo tramite il ricordo può tornare a galla. Davvero complimenti per questi versi dolcissimi che commuovono. Isabella
Grazie per questo dolcissimo ricordo…a mio padre ..
Ti ringrazio, Daniela