Dipinto ispirato a Cezanne e Van Gogh

La mela

Ieri sera sul mio terrazzo a luci spente ho allungato
una mano alla mia sinistra
verso un tavolo basso con una bottiglia di birra
scura come la notte e un vassoio rosso di mele.
Le stelle osservavano
con occhi lucidi e attenti
ogni mio più piccolo movimento. Ho pensato
che quello è il loro mestiere. Ho tirato
un sorso dalla bottiglia e ho afferrato
una mela e allora ho pensato
agli amici che da tanto non si fanno vedere.
Mi sono venuti in mente tutti, tutti
rintanati nelle loro poltrone o nei letti
scaldati da donne che neppure conoscono.
Ho sorriso tra me di questi pensieri malvagi.
E guardando nel cielo ho addentato la mela
succosa e rossa
con sfumature di giallo
profumata come un tramonto quando il sole
discioglie i suoi raggi
nel tepore ultimo dell’orizzonte .
Con in bocca il sapore sono andato a dormire
dimenticando
di augurare con un cenno di mano
il mio ci vediamo alle stelle e agli amici.

  1. paola scrive:

    Le stelle, unica luce concessa a presenziare il pasto occasionale, una mela giunta al punto giusto per essere assaporata.
    E’ un gesto semplice, un alimento semplice, oserei dire essenziale.
    Così i pensieri corrono all’essenz, e svestono situazioni altre che anche se non ci appartengono, sappiamo essere riduttive e poco appetibili.

  2. Yelling Rods scrive:

    You have wonderful poems in a wonderful form of flap book.
    Have e nice weekend.
    YR

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