<<Si dice che l’uomo prima di parlare abbia cantato, che prima di scriver prosa abbia fatto poesia.>>
Fuor di immaginazione, il fare della poesia rappresenta non un complesso e contorto canale artistico proprio delle personalità più enigmatiche, scure, sibilline e al contempo fascinose – al contrario, la saggezza dell’etimo, sedimentatosi attraverso i secoli, ci suggerisce un rapporto molto naturale, fra l’uomo e la poesia, che per sua struttura non può essere (solo) un’espressione rotta e trasognata, ma deve necessariamente rappresentare (anche) una comunicazione efficace.
Se la poesia iniziasse ad essere vista come un modus vivendi, come un comunicare normale e non eccezionale, come un camminare nel mondo in punta di piedi e con occhi grandi, senza calcare rumorosamente i tacchi con discorsi e pensieri e giorni prosaici, certo il mondo sarebbe un luogo più bello…Per Marcello…la ”POESIA” è un modus vivendi…
Se tutti fossimo almeno un po poeti vivremmo in un mondo vivibile da tutti, simile ad un paradiso.