Laura Makabresku

L’arresa

Ombra di luna
macchie di luce
nel buio infinito di questa notte.
Tenere
fra i rami d’alberi spogli
si specchiano nel volto
di lei che le sogna tra le nebbie del sonno
ferita dagli artigli del passato.
Pallide, illuminano i tanti visi
che traspaiono dal suo volto
come musi di piccoli caprioli addormentati
un tempo tra le sue ginocchia
e sul ventre da cui sbocciano ora
i petali rosa dei pruni.
Nelle sue mani nasconde i seni
come nuvole tra i monti innevati di sogni.
Il suo corpo brucia legato
alle fiamme d’un amore svanito.
Niente la conforta. Nel sonno arresa
al loro fiato luminoso.

  1. giuliana scrive:

    O dovrei scrivere un romanzo sotto forma di esegesi o dire solamente

    BRAVO!

  2. paola della rossa scrive:

    In quest’immagine illanguidita dai ricordi stemperati in quella pallida luna hai espresso tutto il “respiro” che vive nelle tue poesie.
    E’ bello leggerti, immedesimarsi, sentire.
    Questa poesia è una carezza.
    E che dire dell’immagine?
    L’immagine che hai scelto è davvero indovinata.
    Sei anche un esteta adorabile.

    • Sei una lettrice molto gentile attenta e generosa. L’immagine come avrai certamente letto è della fotografa Laura Makabresku. Cerco sempre di accompagnare i miei versi con immagini che si riallacciano ad essi. Nella poesia precedente “Una ferita nella memoria” l’immagine è quella di una ragazza olandese di nome Senthe, perché è lei che mi ha ispirato i versi. Grazie ancora, Paola!

Replica a giuliana